"Caro Sasso" - Estratto del racconto vincitore del Premio Aganoor Pompilj
Caro Sasso, (o dovrei dire Egregio Frammento Sedimentario di probabile origine calcarea, epoca giurassica, composizione mineralogica mista con tracce di quarzo e calcite, ma va bene anche Sasso), stamattina ti ho trovato sul mio comodino e non ricordo come ci sei finito. L'alcool fa brutti scherzi, ma non così brutti da farmi dimenticare di aver portato a casa un pezzo di banchina. Eppure eccoti qui, accanto alla sveglia che non suona mai perché sono sempre in ritardo comunque. Ti scrivo queste righe perché parlare a voce con un sasso mi sembrerebbe davvero troppo, anche per i miei standard. Ti guardo e penso: tu esisti da 150 milioni di anni. Io da 40 e mi sento già fossile. Sai cosa ho fatto ieri? Ho ricevuto 847 email. Ottocento-quaranta-sette. Le ho contate mentre bevevo il quarto caffè delle nove del mattino. "URGENTE", "SCADENZA IMPROROGABILE", "ENTRO OGGI", "PER IERI". Un bombardamento di parole che esplodono come fuochi d'artifi...